lunedì 26 agosto 2013

Le Inchieste di Repubblica: LA BEFFA DEI CONCORSI

Inchiesta di Repubblica - la beffa dei concorsi


Dall''articolo: "Sembra assurdo, paradossale. Ma nell'Italia delle truffe succede così. Viene bandito un concorso da un'amministrazione pubblica. Un giovane, legge i requisiti richiesti, il ruolo che viene ricercato per l'assunzione di un certo numero di posti nell'Ente indicato. Decide di partecipare e comincia a studiare le materie richieste, compra i libri, si prepara per mesi, affronta le prove dove si presentano migliaia di persone da tutta Italia. Supera i test di ingresso, poi anche le prove scritte spesso molto specialistiche, e infine arriva alla prova orale. Passa anche quella. Allora comincia a sperare. Che il sogno si avveri? Poi dopo mesi di attesa, a volte anni, arrivano le pubblicazioni delle graduatorie e la raccomandata dove si legge: Vincitore numero 95. È andata. Festeggiamenti, progetti, possibilità. Ma siamo in Italia. Vincere un concorso pubblico non è sinonimo di assunzione. Un esercito di 100 mila invisibili, vincitori e idonei di concorsi indetti da enti della P. A. non ha ancora mai visto quel posto di lavoro né ha mai visto riconosciuta la sua vittoria. E magari l'ente ha assunto altre figure in altri ruoli"

Vincono il posto in cento mila ma per lo Stato sono invisibili



1 commento:

  1. Concorsi indetti, concorsi che durano anni, concorsi annullati, procedure interminabili, graduatorie inutilizzate, anni passati a studiare. Questa la realtà dell'esercito di persone che si approcciano a sostenere concorsi pubblici.

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