Il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessore alle Finanze
Enrico Cecchetti e l’assessore allo Sviluppo Economico Giovanni Lemucchi questa
mattina hanno incontrato le categorie economiche e sindacati per presentare le
proposte sulla fiscalità locale anche in vista della redazione del Bilancio di
Previsione. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di Confatigianato,
CNA, Confagricoltura, Coldiretti, Confesercenti, Confcommercio, Assindustria,
Cgil e Cisl.
Come già annunciato nei giorni scorsi, l’incontro di questa
mattina segue l’esposizione dell’assessore Cecchetti alla specifica Commissione
Consiliare. Per quanto riguarda l'addizionale Irpef, pur in presenza di una previsione
di entrate per il 2014 (7.380.000 euro) minore rispetto al preventivo 2013
(7.700.000 euro), l'ipotesi dell'amministrazione è di mantenere le aliquote
invariate: da 0,59 a 0,80 per mille, con una esenzione totale fino a 14.000
euro di reddito annuo.
Come è noto l'Imposta unica comunale (Iuc), che si compone di
Tari, Tasi e Imu. Per la Tari è in corso di definizione il Piano Finanziario di
Sistema Ambiente e subito dopo si procederà a definire le tariffe per il 2014. Nel
previsionale 2014 ci saranno nuovi costi per Sistema Ambiente SpA derivanti in
particolare da nuovi investimenti e costi aggiuntivi (isole a scomparsa,
estensione del porta a porta e di altri servizi, etc), ma grazie ad interventi
di razionalizzazione l’aumento che le famiglie e le imprese dovranno coprire
sarà limitato al massimo a circa 500 mila euro.. In materia di Tari occorre
tenere presente la cancellazione, decisa a livello nazionale nell’ambito del
ridisegno della fiscalità locale, della maggiorazione Tares (0,30 euro per metro
quadrato) comporta un risparmio per le famiglie e le imprese lucchesi pari a
circa 2,1 milioni di euro, quindi complessivamente le tariffe subiranno una
riduzione dell’8-10%.
Per la Tasi e l'Imu, l'amministrazione comunale intende
mantenere alta la propria attenzione nei confronti delle fasce più deboli e nei
confronti delle attività produttive e commerciali. Questa volontà
deve essere coniugata con la necessità per il bilancio dell'Ente di mantenere
invariato il gettito del combinato Tasi-Imu. Al contempo gli altri obiettivi da
centrare sono per l'amministrazione comunale la semplificazione delle procedure
a carico del contribuente e la riduzione al minimo del peso fiscale sugli
inquilini.
Da questa serie di obiettivi combinati nasce l'ipotesi di
manovra Tasi-Imu. L'invarianza del gettito per il Comune si può infatti
garantire con l'applicazione dell'aliquota Tasi del 2,5 per mille
sull'abitazione principale. Contemporaneamente, per prevedere riduzioni ed
esenzioni per le fasce di reddito più basse - che non sono più previste dalla
normativa nazionale, ma lasciate alla manovra fiscale locale - si ipotizza di
applicare lo 0,80 per mille sulle abitazioni principali a partire da un certo
livello di rendita catastale verso l'alto e una detrazione crescente da un
certo livello di rendita verso il basso, sempre per scaglioni.
Se questo livello di detrazioni non fosse sufficiente si ipotizza di applicare lo 0,80 per mille in qualche tipologia del settore 'altri fabbricati', per esempio le banche e le assicurazioni.
Se questo livello di detrazioni non fosse sufficiente si ipotizza di applicare lo 0,80 per mille in qualche tipologia del settore 'altri fabbricati', per esempio le banche e le assicurazioni.
Per le attività produttive e commerciali l'amministrazione
comunale ipotizza di lasciare invariato il livello impositivo del 2013, senza
introdurre la Tasi (che in una percentuale dal 10 al 30 per cento sarebbe a
carico dell'inquilino), e senza così introdurre nuove complicazioni
burocratiche per migliaia di piccole e piccolissime imprese, evitando altre due
scadenze per il pagamento della Tasi e di dover compilare dichiarazioni per gli
immobili in affitto.
Si sta inoltre verificando anche nuove ipotesi incentivanti
quale ad esempio la riduzione dell'Imu e della Tasi per gli immobili in corso
di ristrutturazione. Prevediamo di confermare tutte le altre agevolazioni previste
nel 2013 e stiamo valutando la possibilità di inserirne qualche altra molto
mirata, che potrebbe risolvere casi a nostro giudizio palesemente iniqui.
Infine, per rendere più semplice la gestione delle scadenze, stiamo ragionando
di unificare il versamento per la Tasi e per l'Imu al 16 giugno e al 16 dicembre.
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