sabato 7 aprile 2012

Dal programma di Tambellini- Una città per i giovani



B. Una città per i giovani

" L’invasione pacifica di giovani che investe Lucca ogni anno in coincidenza con la mostra dei Comics è un momento alto della vita cittadina che ci suggerisce anche le potenzialità che potrebbe avere una politica che mettesse davvero i giovani al centro della propria attenzione.
Tutti sappiamo che il presente penalizza duramente le giovani generazioni. La progressiva emarginazione dal lavoro, la diffusione patologica di occupazione precaria tradotta in precarietà della vita, sono i primi ostacoli che impediscono ai giovani di esercitare pienamente i diritti di cittadinanza. Per una amministrazione comunale, con gli strumenti che ha a disposizione, non è  facile intervenire su cause e conseguenze di questa condizione. E’ solo lo sviluppo complessivo della realtà lucchese nel contesto di quella nazionale che può dare una risposta alla questione giovanile. Tuttavia l'impegno dell'amministrazione, insieme alle altre istituzioni, per migliorare l'incontro tra offerta e richiesta di lavoro sarà massimo: attraverso il potenziamento dello sportello giovani come centro di informazione (alle aziende si chiederà la pubblicizzazione delle offerte di lavoro), di diffusione delle possibilità di formazione, di promozione di una politica del personale che privilegi la buona occupazione.

Pensare ad una “città per i giovani” significa anche porsi il problema della “qualità” della loro aggregazione. 
A nessuno sfugge quanto i modi e i luoghi d’incontro delle giovani generazioni influiscano sulla qualità della vita  cittadina.  Anche in questo caso si tratta d’una questione complessa, su cui intervengono fattori sociali e culturali di diversa natura. Per quanto attiene alle possibilità del Municipio di dare un contributo positivo, crediamo che un buon passo avanti possa esser compiuto mettendo a disposizione dei giovani un luogo (o anche una rete di luoghi) che corrisponda alle loro esigenze di ritrovo, di informazione, di espressione, di creazione. Pensiamo, per intenderci, ad una sorta di “casa della cultura” che possa accogliere con adeguate strutture quei giovani che intendono formarsi, esibire le loro capacità, lavorare e sperimentare insieme, e dove la multidisciplinarietà delle arti diventi esperienza tangibile attraverso il teatro, la musica, il cinema, le arti visive.
Progettato e gestito con questa ambizione, un “centro” del genere potrà rappresentare una preziosa opportunità di crescita per i giovani della città ed anche un motivo di attrazione culturale per tanti altri giovani che possono individuare in Lucca un luogo di produzione, di studio e di lavoro. L’incombenza di riqualificare e destinare grandi spazi urbani (si pensi per fare un esempio alla ex-Manifattura tabacchi), che spetterà alla prossima amministrazione,  sarà anche l’occasione per individuare i luoghi più adatti per questa esperienza insieme a quelli già esistenti di Agorà, Foro Boario e del Cantiere."

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