Intervento in Consiglio Comunale di
Lucca: tema sanità
L'ordine del
giorno della Commissione Sociale è stato un lavoro lungo e condiviso che ha
cercato di tenere presente le sensibilità di tutti i commissari che hanno
partecipato ai lavori e che in
commissione ha visto l'approvazione del documento all'unanimità dei presenti.
Quando le persone
parlano di salute, generalmente lo collegano ad un concetto di salute prevalentemente
fisica. E’ ormai condiviso che parlare di salute vuol dire parlare di una
complessità di fattori e non solo di fattori fisici.
La ormai
famosa definizione di salute dell’OMS del 1948 richiama il termine di “benessere” dell’individuo che si sposa con il concetto di salute così come definito dall’OMS e cioè “uno stato di completo
benessere fisico, mentale e sociale e non meramente l’assenza di malattia o
infermità”.
Molte sono le dinamiche che incidono su questo
concetto di salute e che ogni individuo cerca di realizzare quotidianamente
nella propria vita: dinamiche personali e relazionali, sanitarie e sociali,
economiche e culturali, genetiche e ambientali. Fattori che, da ambiti diversi,
determinano o meno la percezione di vivere bene, lo stare bene e noi li
dobbiamo integrare. E' proprio su questo concetto che si basa la volontà di
fare un piano regionale che integri sia aspetti sanitari che sociali che sono
inscindibili e che andranno estesi
su tutti i piani ed in tutti i documenti di programmazione.
Dal 2008, anno in cui l’apposita commissione sui
determinanti sociali (Commission on
Social Determinants of Health), pubblicò il rapporto su come i fattori
relazionali agiscano sulla salute della popolazione, l’OMS ha definito
raccomandazioni, indicazioni e promozioni di azioni di contrasto da mettere in
campo da parte delle istituzioni pubbliche e che dovranno agire su: il
gradiente sociale, lo stress, i primi anni di vita, l’esclusione sociale, il lavoro
e la disoccupazione, il supporto sociale, la dipendenza, l’alimentazione ed i
trasporti
Seppur questo sia condiviso teoricamente nei
contesti politici, fattivamente ci troviamo di fronte ad una difficoltà culturale e spesso si continuano ad affrontano le tematiche di salute come prettamente
sanitarie
La
programmazione socio-sanitaria locale, zonale, di area vasta e regionale, fino
ad coinvolgere il livello centrale deve partire dall’analisi delle caratteristiche delle salute della sua
popolazione.
Ci troviamo di fronte ad una popolazione toscana
con caratteristiche di longevità, con l’aumento delle malattie croniche e la
presenza di stili di vita spesso inappropriati.
Dal punto di vista socio - economico i cittadini
toscani si trovano ad affrontare difficoltà economiche, perdita di lavoro,
difficoltà ad accedervi, con caratteri drammatici per le giovani generazioni.
Aumentano i giovani disoccupati, i neet ed evidente che si sta creando, anzi
direi che si è creata, una
generazione senza futuro. Aumentano inoltre le difficoltà abitative, l’età
avanza, le famiglie sono più fragile ed il tema della non autosufficienza
diventa prioritario. Tendenzialmente la mortalità diminuisce, ma aumenta la
cronicità, i minori sono maggiormente a rischio ed aumenta il fenomeno della
violenza sulle donne, amplificata da una maggior difficoltà di accesso al
lavoro che implica una dipendenza anche di tipo economico.
Fatto questa premessa è necessario quindi avere un
ruolo determinante del sistema di programmazione locale, zonale di area vasta e
regionale e Lucca, intesa in senso ampio, dovrà avere un ruolo di attore attivo ed occorre quindi definire alcuni
principi di riferimento che supportino coerentemente le scelte strategiche e
gli obiettivi della programmazione socio-sanitaria futuri.
La salute dovrà quindi essere inserita in tutte le
politiche. Dal livello centrale al livello locale: il tema della coesione
sociale diventa centrale. Esistono sempre più robuste evidenze che dimostrano
che quanto maggiore è il dislivello socio-economico tra gruppi di popolazione
all’interno di una società tanto più accentuati sono i danni per la salute per
l’intera popolazione, registrando livelli maggiori di malessere sociale
La sanità d’iniziativa dovrà essere centrata sulla
persona e la gestione delle patologie croniche richiede un approccio basato
sulla prevenzione, su approcci multidisciplinari e sul ricorso alle risorse
della comunità. La medicina e le cure dovranno essere personalizzata e dovremmo
arrivare ad una reale equità delle cure e cittadino.
Visti quindi i notevoli cambiamenti regionali con
il nuovo piano socio sanitario in arrivo, la delibera 1235 ed il grande
cambiamento che il territorio della Piana di Lucca e della Vsd/Garfagnana si
troverà ad affrontare con anche l’apertura del San Luca, è necessario informare
ed educare i cittadini a gestire la malattia, ad interagire con i servizi per migliorarli e ridurne
l’inappropriatezza. Quello che sta avvenendo non è il semplice trasferimento di
un ospedale, ma un vero cambiamento culturale e dobbiamo essere in grado di
supportarlo.
Occorre differenziare l’offerta di cure e
calibrare le modalità di erogazione dei servizi in base alle caratteristiche
del soggetto che ne ha necessità, tenendo conto che il profilo dell’utente può
variare per età, grado di formazione e situazione socio-economica, in modo da
far incontrare ad ogni profilo di utente la rete di assistenza in grado di
prenderlo in carico adeguatamente.
Tutto il cambiamento in atto nella zona di Lucca,
Piana, Vds e Garfagnana vedrà il ruolo dei professionisti socio-sanitari come
fattore chiave. La qualità dei servizi socio-sanitari non può prescindere dalla
qualità dei professionisti e dei risultati del loro lavoro. Inoltre non
dobbiamo dimenticare che il personale dell'Asl 2 è chiamato ad un epocale
cambiamento organizzativo, fattore fondamentale e da tenere bene presente nella
gestione di questo delicato momento.
La riorganizzazione socio sanitaria dovrà essere
accessibile e dovrà permettere a tutti pari opportunità negli accessi e si
dovrà promuovere e sostenere l’inclusione delle persone con disabilità,
cercando di diffondere una nuova cultura della disabilità, fondata sul
riconoscimento della pari dignità ed i I Servizi Sociali sociali saranno
impegnati a sostenere i Livelli Essenziali delle Prestazioni.
Quello che la Toscana si avvia a realizzare è un
“sistema di salute”. una spinta
all’uso di modelli organizzativi nuovi sia tra i diversi snodi ospedalieri che
tra tutti i livelli di cura (prevenzione, territorio, acuto, riabilitazione).
Per Lucca quindi l’apertura di un nuovo ospedale
ed Campo di Marte diventano una grande opportunità, ma dobbiamo anche
riconoscere i punti di debolezze che ci sono e lavorare insieme per superarli
in tempi tempestivi.
Nella visione toscana il territorio diviene il
luogo della ricomposizione culturale, professionale, luogo della promozione
della salute, della prevenzione, della cura della malattia e su questo Lucca
dovrà necessariamente migliorare (sia nella fase di prevenzione/promozione che
di accoglienza post ricovero).
E’ quindi necessario meglio
definire il ruolo di programmazione, controllo e coordinamento delle zone
distretto in modo particolare per quanto attiene AFT e Case della Salute e fondamentale
diviene la capacità di lettura a livello territoriale dei fenomeni
epidemiologici comprendendone la dimensione temporale e di proiezione
strategica e per fare tutto questo è imprescindibili una nuova e condivisa
alleanza prima di tutto culturale, quindi operativa, tra gli Enti Locali tutti
e le Aziende Sanitari.
Forte il mio richiamo ad un
patto di fiducia, fiducia che può costituire uno degli elementi della tenuta
sociale delle nostre popolazioni e della tenuta del sistema salute e dei
servizi ad esso connessi.
Il nostro obiettivo è quello di
fornire risposte ai cittadini e questo non deve essere mai dimenticato. Le
persone vogliono potersi curare, accedere alle cure, vogliono sapere di essere
accolti e curati bene e desiderano sapere, dopo un eventuale dimissioni, cosa
dovranno fare e quali cure dovranno seguire.
Il
famoso fare sistema e sintesi è quindi possibile se esiste fiducia,
collaborazione, intenti comuni ed un senso di responsabilità di tutti gli
attori in gioco.
Diana Curione
Consigliera Comunale “Lucca Civica”
http://www.luccaindiretta.it/2011-08-07-02-51-05/item/20131-curione-lc-sanita-serve-collaborazione-di-tutti-per-garantire-piu-servizi-e-assistenza-territoriale.html
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